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Oscar Wilde: terza ed ultima parte

IL LIBRO : “Il ritratto di Dorian Grey”
Edizione Aprile 2006
LORENZO Barbera editore
Traduzione di Mimi Oliva Lentati
Introduzione di Silvia Mondardini
Interpretazione Astrologica di Astrintra

Le prime pagine del libro aprono il discorso sulla realtà contemporanea del tempo nella società inglese Vittoriana. Pongono all’attenzione del lettore il rapporto tra il Romanticismo e il Positivismo. Il Romanticismo non vive più la realtà in maniera scientifica – materialista ma attraverso l’idea, la spiritualità del conscio (e inconscio). Quindi non più esteriorità ma interiorità.
A pagina 11 lo scrittore fa dire al personaggio Harry “…il valore dell’idea è assolutamente indipendente dalla sincerità dell’uomo che la enuncia : anzi è probabile che quanto meno l’uomo è sincero, tanto più intelligente sia l’idea perché in tal caso non prende il colore né delle sue aspirazioni, né dei suoi desideri, né dei suoi preconcetti…”
Oscar Wilde sembra dirci che il personaggio Harry ( nel quale egli stesso si rivede nella realtà) è come il mondo lo vedeva e queste frasi del libro corrispondono alla realtà storica dell’Inghilterra di quel periodo. Quindi mette in risalto l’ipocrisia dell’uomo Vittoriano o la sfiducia verso quel tipo di valore di uomo. In sostanza sembra dirci : l’idea è pura, l’uomo no !
Ci appare che abbia scarsa considerazione della moralità della società, non idonea, non degna di possedere in sé la verità pulita e libera ed allora solo la bellezza è pura. Fa dire a Basil, il pittore ( personaggio del libro nel quale Wilde vorrebbe rivedersi, a pagina 12, che parla con Harry ) :
“…la sua bellezza è tale che l’arte non può esprimerla…
…la bellezza linea guida di una nuova scuola che dovrà avere la passione dello spirito romantico e tutta la perfezione dello spirito Ellenico : l’armonia del corpo e dell’anima ! Noi nella nostra stoltezza, abbiamo inventato un realismo che è volgare e un idealismo che è vacuo…”


Queste frasi nascono dal transito di Urano sul Sole di nascita dello scrittore Oscar Wilde come liberazione del sovraccarico energetico di individualismo che il passaggio astrologico gli ha portato e lo spingeva a scoprire chi era, ciò che valeva e glielo fa fare attraverso concetti fuori dal comune, in studi eccentrici e contrari all’opinione comune. Difatti andare oltre il piano superiore della bellezza è creare una distanza infinita dalla realtà.
Da pagina venti iniziano le spinte di Plutone natale in O. Wilde.
“…nelle rinunce volontarie che rovinano la nostra vita rivive tragicamente la mutilazione del selvaggio…”
Ci parla dell’inibizione come causa del nostro male che ci procura l’insoddisfazione dell’esistere e che la morale Vittoriana teneva ben chiusa con le sbarre in prigione. Infatti Plutone è l’energia legata al passato (l’epoca vittoriana, il tradizionalismo puritano ), a ciò che è rifiutato e rimosso che può condizionare o inibire ma anche energia che libera e mette in contatto con le forze più pure e elementari ( primordiali ) dell’uomo.
A pagina 24, Lord Harry, parla del significato della bellezza “…possiede un diritto divino di sovranità. Per me la bellezza è la meraviglia delle meraviglie…il vero mistero del mondo è il visibile, non l’invisibile” “…gli dei si riprendono ben presto quello che hanno donato…”
Queste parole esprimono, e vogliono superare, il concetto del vano tentativo dell’uomo di vivere la vita nel Romanticismo. La bellezza ( la materialità) deve essere consumata immediatamente altrimenti passa e non ritorna, bisogna viverla fino in fondo. Si potrebbe parlare di Positivismo che ci introduce nel discorso di Ateismo con l’uso della parola “dei”(pagana) al posto di quella di Dio ( cattolica). Questo linguaggio proviene sempre dal transito di Urano sul Sole di nascita dello scrittore che lo avvicinò a quegli studi diversi dall’opinione del sentimento cattolico.
Quello che forse, il personaggio Harry, vuole suggerire al personaggio Dorian Grey è di vivere la sua giovinezza subito, altrimenti svanisce, in un certo qual modo secondo l’idea positivista di vivere il piacere…in sostanza di accogliere il diavolo dentro se come testimonia questa frase del libro “…un nuovo edonismo, ecco cosa occorre al nostro secolo…”
Ma, attenzione ! Harry è lo scrittore come vorrebbe vedersi nella realtà ( secondo quanto ci dice in una famosa lettera ), l’uomo borghese tipo della società inglese. Lo stesso che suggerisce di vivere nella virtù del piacere perché non esiste altro bene che il piacere, altro male che il dolore.
A pagina 37 “…Dietro tutte le cose squisite che esistono c’è qualcosa di tragico : bisogna che il mondo sia in travaglio perché possa sbocciare il più umile dei fiori…”
A pagina 38 “…un’età limitata e volgare come la nostra, un’età grossolanamente carnale nei piaceri e grossolanamente volgare nelle aspirazioni…”
E’ sempre plutone che agisce sulle sue idee, soprattutto nell’opposizione natale di Marte con Plutone che fa eruttare, dal profondo del suo inconscio, all’esterno,la forza istintiva di “dissacrazione” che diviene principio eliminativo e rimuovente, bisogno di estremizzare, ricominciare, purificare.
Un elemento di “dissacrazione” è il discorso di Harry sulla bellezza della forma, alla maniera di quella greca e di come Platone, Buonarroti etc… ne hanno parlato accentuandone l’aspetto fisico (sempre riferita a Dorian Grey) di androgeno. Ma questo diviene scandalo nella sua epoca, era proibito parlarne.
Plutone simboleggia anche il sesso, distorto nell’oroscopo natale di Wilde perché in esilio, pertanto è una sessualità promiscua, bestiale, pornografica.
Infatti, a pagina 42, Lord Harry, dice :
“…il vantaggio delle emozioni è che ci portano fuori strada e il vantaggio della scienza è di non essere emozionante…”
A pagina 43 “…l’elogio della “follia” assurgeva a filosofia e la filosofia stessa diventava giovane…” e la descrive alla maniera delle Bacanti di Euripide che fanno della bestialità una grande festa nei boschi.
Se la filosofia diventa “giovane”, essa che è saggezza, maturità, simbolicamente vecchiaia, forse ci vuole dire che il tutto, l’esterno e l’interno, il sopra e il sotto, l’universale si identifica nella vita vissuta nella follia : il piacere per il piacere.
Dobbiamo tenere a mente che questi discorsi dovevano essere recepiti da una società, quella vittoriana, completamente impreparata, anzi fortemente avversa.
Così come la scienza non è emozionante, a pagina 42, a pagina 102 “…i buoni proponimenti sono vani tentativi di intervenire nelle leggi scientifiche. La loro origine è pura vanità e il risultato zero…”
Passando a Sibyl, la costruzione del personaggio nasce dall’opposizione di mercurio con urano natale dello scrittore.
A pagina 105, Harry, sostiene che Sibyl, che spinge Dorian Grey ad andare contro corrente, di ricercare a tutti i costi la “Perla” sconosciuta alla massa in mezzo al fango dei luoghi comuni : il teatro sudicio di cose e persone dove recita Sibyl, lei bellissima nella sua purezza di giovanissima, la sua morte è come un miracolo nell’epoca attuale ( moralista – vittoriana, positivista –scientifica ) perché abituati a vivere privi di emozione, a spiegare tutto razionalmente : una ragazza che si uccide per amore dopo essere stata rifiutata.
La simbologia della figura di Harry spingeva Dorian Grey a vivere la vita nella bellezza dell’attimo fuggente e la vergogna della sua coscienza, quella di aver istigato la ragazza al suicidio negandole violentemente il suo amore. Questi sentimenti dovevano rimanere impressi metaforicamente nel dipinto. Morte e doppiezza, rimozione della colpa, sono attributi tutti di Plutone nel segno dei gemelli, come testimonia la posizione del pianeta negli anni, o nell’anno, in cui Wilde ha scritto il libro.
A pagina 109, lo scrittore, attraverso il personaggio di Basil, parla con voce romantica della morte ( quella di Sibyl ) ma poi il pittore lo convince ,con Dorian Grey, con la teoria scientifica dell’impersonalità per non soffrire.
La pagina 121 è tutta una descrizione dei significati di Plutone racchiusi nel dipinto che voleva coprire con la coperta e cioè : energia legata al passato ( i morti ) e ciò che è rifiutato e rimosso ( ADE come inconscio) che può condizionare o inibire oppure mettere in contatto con le forze più pure ed elementari dell’uomo.
E’ sempre plutone che fa agire Dorian Grey, a pagina 124, nel “nascondere” il quadro che impersonifica la sua anima corrotta. Nel ritratto vedeva l’invecchiamento della sua anima corrosa dalla corruzione mentre, il lui, resisteva la bellezza fisica nonostante lo scorrere degli anni. E continua nell’esaltazione del peccato (rappresentato da plutone) a pagina 127; è la terza persona che narra “…amando per la loro pura artificiosità quelle rinunce cui l’umanità ha dato poco saggiamente il nome di virtù, non meno di quelle ribellioni naturali che i saggi continuano a chiamare peccati…”
In sostanza, attraverso la sua bellezza fisica, copriva agli occhi degli altri, tutti i peccati che commetteva e, di tanto in tanto, andava a porsi davanti al ritratto nel quale vedeva l’invecchiamento del volto rimanendo il suo, reale, sempre giovane.
E’ saturno in esilio nel segno del leone che, nel suo oroscopo del gennaio 1889, lo faceva essere egocentrico, vanitoso, ambizioso.
A pagina 132 continua a descriverci i sensi proibiti che fanno paura all’uomo che li rifiuta attraverso forme di auto tortura e di rinuncia “…l’ascetismo che mortifica i sensi…”
A pagina 134 parla di convertirsi al cattolicesimo.
Sì, lo affascinava il rito cattolico, l’ascoltare le confessioni della vita degli altri ma, mai, si sarebbe fermato su un credo o un sistema arrestando così il suo sviluppo intellettuale. Il cattolicesimo lo interessò per una sola stagione come pure il Darwinismo.
A pagina 143 lo scrittore narra delle calunnie di cui fu fatto oggetto.
Pagina 144 “…l’insincerità è davvero una cosa tanto terribile ? Non credo. E’ soltanto un metodo che ci serve a moltiplicare la nostra personalità…”
Pagina 149 : l’assassinio di Basil.
Discutendo insieme, Dorian Grey e Basil, del dipinto, a pagina 158, vedono entrambi nel ritratto un deterioramento, in effetti dovuto dall’umidità e dalla muffa, tanto da sembrare a Basil un Satiro e dice : “…è la faccia dell’animo mio…” “…ti adoravo troppo e siamo stati entrambi puniti…” per dire che idolatrare la bellezza porta alla perdizione, al peccato.
“…mio Dio, ma non vedi quella cosa maledetta che sogghigna verso di noi ?”
Ormai, tutti e due, erano stati risucchiati dal loro stesso male raffigurato nel dipinto ( un male chiamato romanticismo e positivismo).
Dorian Grey, a pagina 170, dice :
“…quale che sia la mia vita, è lui ( Basil) il responsabile di averla fatta e disfatta, molto di più di quel povero Harry; anche se lo ha fatto senza intenzione, il risultato è stato identico…”
Harry gli ha insegnato a vivere la bellezza nel peccato e Basil ad adularla nel Romanticismo.
Nel capitolo 12 si sente braccato dalla paura della morte. Astrologicamente è l’effetto di saturno in esilio nel leone in transito sulla sua dodicesima casa che porta allo scrittore isolamento, complicazione delle crisi, tormenti di cui si è causa, ospedalizzazione e portato all’estremo, timore per la propria vita.
A pagina 217, Harry dice : “…l’arte ha un’anima, l’uomo no !”
Dorian : “…c’è un anima in ognuno di noi…”
Harry : “…ne sei proprio sicuro ? Le cose delle quali ci sentiamo sicuri non sono mai vere; questa è la fatalità della fede e la lezione del romanzo”.
A pagina 219, Harry “…la vita è stata la tua arte…” come per dire che non è arte chi scolpisce statue, dipinge quadri ma chi vive la vita per appagare i piaceri, non rinuncia al proibito.
A pagina 221 è la terza voce che narra “…era proprio vero che non si poteva cambiare ?”
“…sarebbe stato meglio per lui se ciascun peccato della sua vita avesse recato seco la propria punizione, sicura, rapida…”
Nella punizione c’è la purificazione. E’ plutone che parla perché è sua la caratteristica simbolica della discesa negli inferi con la risalita nella libertà !
A pagina 222, sempre la terza voce che parla : “…era la sua bellezza che lo aveva rovinato, la bellezza e la giovinezza…”
Con l’intento di diventare buono pensava che il ritratto avrebbe cambiato immagine, sarebbero sparite così le deformazioni.
Andando su nella stanza scopre che il ritratto era peggiorato.
L’amara constatazione che non poteva bastare una sola intenzione per cambiare tutta la sua ipocrisia, vanità. Anzi, la deformazione si era allargata e con l’intenzione di distruggere il ritratto per cancellare tutto finisce per suicidarsi.
Il finale astrologico che regge questa impostazione del libro è tutto nel transito di Marte opposto a Plutone che ripete la stessa posizione natale.
Marte è in transito anche su marte natale così raddoppia l’energia in azioni eroiche verso se stesso, o almeno verso la propria bestialità in un settore, casa ottava, della morte, segno dello scorpione.
L’omicidio di Basil e il suo suicidio con il coltello rappresenta una tecnica chirurgica ( tutta del segno dello scorpione).
Il transito nella terza e nona casa ci conferma l’omicidio – suicidio tutto letterario perché avviene in case della parola scritta.

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