INTERPRETAZIONE ASTROLOGICA
OROSCOPO DEL 1 GENNAIO 1890, anno di pubblicazione ( Luglio 1890 ) del libro.
Saturno nella casa dodicesima, fino all’agosto del 1890, portò allo scrittore otto mesi di isolamento, di solitudine fertile, di introversione ma anche coscienza dei propri limiti da abbattere e superare. Nell’anno precedente, saturno in esilio nel segno del leone, gli aveva portato orgoglio, vanità, ambizione, desiderio di autorità e di comando ( lo scrivere e pubblicare questo tipo di opera, in quei tempi soprattutto, fu più che imporre la sua autorità ! ). Infatti il tema trattato, per l’audacia, rappresentò molto di più che megalomania come ci dice saturno in esilio nel leone ( eravamo in epoca del pudore vittoriano ).
La congiunzione di Nettuno con Plutone è la prova astrologica, si tratta di un lungo periodo di due pianeti lenti, del suo periodo di vita dal quale tirò fuori la materia ispiratrice per il libro.
La congiunzione fece fondere in lui due forze straordinarie, l’ispirazione, manna celeste che scende dall’alto e l’appello a liberare ciò che è nascosto nell’ombra con il risultato che si confrontarono e neutralizzarono.
La quadratura con saturno lo portò, già nella condizione accennata, all’astrazione e alla introversione come difesa e distacco dalla realtà.
Dall’agosto del 1890, saturno transitando sul suo ascendente gli fece ritirare l’interesse dal mondo
chiudendosi dentro la sua introspezione. Probabilmente diventò più duro e egoista. Mise ordine dentro di sé facendo pulizia di cose vecchie e nuove procurandosi una fase buia, nella quale il morale certamente sarà sceso molto in giù e il tempo rallentò.
Il mondo gli si pietrificò: non poté sfuggire a quella realtà !
Avrà sofferto delle ferite interiori e sarà stato accompagnato nelle giornate dalla malinconia e dalla poca chiarezza delle idee disperse nella sua psicologia.
Saturno, in transito, sestile a marte natale gli provocò un ottimo periodo di lavoro per far emergere la sua posizione personale e sociale con fermezza e pazienza. Furono sforzi proiettati nel lungo andare. Incluse tutto fin nei minimi particolari accettando la sfida con se stesso di portare fuori, attraverso il libro, l’istintiva forza di dissacrazione ( provocata da marte opposto a plutone natale ) che gli procurerà noie a livello generale e con l’autorità in particolare per lo scandalo che rappresentò la sua opera in una società, quella inglese vittoriana. La moglie dirà “…dopo l’uscita del libro più nessuno ci voleva frequentare…”
Altro transito importante che si verificò in quell’ anno fu il transito di urano sul suo sole di nascita, in terza casa, quella della parola scritta.
Il passaggio gli procurò un sovraccarico di energia, di individualismi acceso, di tensione, di esigenza di scoprire ciò che era veramente, ciò che valeva. In definitiva una fase titanica in cui andò alla ricerca del potenziale personale. Si scoprì individuo unico : nell’universo non esisteva altra entità identica, migliore o peggiore che fosse stata.
Questa enorme energia si incanalò in un corridoio troppo stretto per essere contenuta che equivalse al bisogno di piacere, di vivere e realizzarsi con entusiasmo autoritario e esibizionista.
Urano in terza casa lo portò ad essere innamorato dell’imprevisto ma anche buona comunicativa fuori dal comune, nervosismo, studi eclettici e eterodossi. Invece, nel segno della bilancia, rapporti con gli altri non certo tranquilli, estro, originalità e processi.
Plutone nella decima casa, quella dell’elevazione sociale, lo portò a raggiungere il potere, prestigio che poteva giungere solo tramite un rivolgimento.
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